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I musei e le biblioteche sono organizzazioni culturali che rivestono il ruolo sia di attori sia di strumenti dello sviluppo culturale: danno vita al dialogo fra i popoli, coltivano la memoria, rafforzano l'identità nazionale e sostengono lo sviluppo territoriale. Tradizionalmente, la gestione di musei e biblioteche è stata assicurata direttamente dagli uffici della pubblica amministrazione. Nel tempo però l'assenza di concorrenza e di apertura al mercato è divenuta sinonimo di spreco di risorse, gestioni burocratiche, non improntate a logiche di razionalità economica, scarsa qualità offerta e, in ultima analisi, gravi ripercussioni sullo stato dei conti pubblici. Per questi motivi, le pubbliche amministrazioni sono state coinvolte in un diffuso processo di riforma che ha portato alla ricerca di un rinnovato equilibrio fra gli obiettivi di valorizzazione del bene culturale e il perseguimento di criteri di efficienza ed economicità della gestione. Nel testo vengono sviluppati i percorsi da attuare per una gestione delle organizzazioni culturali improntata all'economicità: dalla struttura proprietaria ai modelli di gestione, dall'assetto organizzativo ai profili aziendali, dai sistemi informativo-contabili ai bilanci, nelle loro forme obbligatorie e volontarie, ai sistemi di indicatori per la misurazione della performance.